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Sabato 29 Ottobre 2016
Grazie alla Cgia scongiurato l'aumento della benzina

Apprendiamo in questo momento (sabato 29 ottobre ore 17:00) che dopo la nostra denuncia l’Esecutivo ha modificato la legge di Bilancio 2017 sterilizzando l’aumento delle accise sui carburanti previste dalla legge Finanziaria 2014 (legge n° 147 art. 1 comma 626). Una decisione che ha scongiurato un aumento della tassazione pari a 220 milioni di euro per l’anno 2017 e di altri 199 milioni per il 2018. In effetti la Cgia ha denunciato sempre il 29 ottobre che, scongiurato, almeno per il 2017, l’aumento dell’Iva, dal prossimo 1° gennaio è comunque previsto un rincaro della benzina e del gasolio per autotrazione che dovrebbe aggirarsi attorno ai 0,005 € al litro (mezzo centesimo di euro). La denuncia viene dalla CGIA che ricorda che la legge di Stabilità del 2014 (Governo Letta) ha previsto per il biennio 2017-2018 un aumento delle accise sui carburanti in modo tale da reperire risorse aggiuntive rispettivamente di 220 e 199 milioni di euro. Sarà un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a stabilirne l’entità, ovvero l’importo che andrà ad aumentare la tassazione sui carburanti. Dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo: “Speriamo che con la legge di Bilancio 2017 l’Esecutivo sterilizzi questo rincaro. Sebbene il prezzo del petrolio sia molto contenuto, il prezzo del carburante alla pompa rimane troppo elevato soprattutto a causa del livello di tassazione che su un pieno di benzina incide per il 69 per cento e in quello di gasolio per il 67 per cento. Un livello che in entrambi i casi è al top in Ue”. Dalla CGIA ricordano che dal 2011 ad oggi sono stati ben 8 gli aumenti delle accise sui carburanti che hanno comportato un incremento di quelle sulla benzina del 29,1 per cento e del 46 per cento di quelle sul gasolio per autotrazione. Ufficio Studi News del 29 ottobre 2016 CGIa Ufficio Studi CGIa – Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre – CGIa Via Torre Belfredo 81/e – 30174 Venezia-Mestre – www.cgiamestre.com 2 “Se questo ritocco all’insù delle accise non verrà bloccato – conclude Zabeo – oltre agli automobilisti saranno penalizzate tutte le categorie che utilizzano quotidianamente un’auto o un camion per ragioni professionali: come i taxisti, gli agenti di commercio, gli autonoleggiatori, gli autotrasportatori e i piccoli padroncini”. “Tra i paesi che utilizzano l’euro – conclude il segretario della CGIA Renato Mason - l’Italia ha il prezzo dei carburanti più alto di tutti. Gli ultimi dati riferiti al 24 ottobre scorso ci dicono che da noi il gasolio costa 1,335 euro al litro, contro una media dell’eurozona di 1,165 euro. Va un po’ meglio quando siamo chiamati a rifornirci di benzina, solo perché in Olanda (1,524 €/l) il costo è superiore al nostro: in Italia infatti il prezzo medio è di 1,487 euro al litro. Un valore nettamente superiore alla media dei paesi che adottano la moneta unica che è pari a 1,356 euro al litro”.

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